E’ una primavera strana questa del 2020. Una primavera che certamente ricorderemo e che verrà ricordata. Una cesura storica forse, nella quale d’un tratto il nostro modo di vivere si ritrova improvvisamente mutato, consegnandoci allo spaesamento nel confronto con una dimensione di vita del tutto nuova per la maggior parte di noi.
Dopo i primi giorni di adattamento alla nuova condizione, trascorsi per molti all’insegna del relax e del recupero di quanto avevamo trascurato negli ultimi tempi (pulizie, burocrazia, lavoretti di vario tipo…), emerge in maniera dirompente la necessità di riorganizzare una dimensione spazio-temporale nella quale ad una contrazione sempre più marcata dello spazio di vita corrisponde proporzionalmente una dilatazione della dimensione temporale ormai svincolata dall’oppressione del ‘fare’. Per molti di noi i ritmi frenetici fatti di impegni, compiti e scadenze si ritrovano ad essere parte dei ricordi di un tempo passato, così come il movimento libero lungo strade infinite, montagne e sentieri. Al loro posto ritroviamo la nostra vita all’interno dei piccoli spazi della casa, in un vuoto di tempo che chiede di essere vissuto con senso e non solo come parentesi nell’attesa di tornare ad una normalità ormai sempre più distante.
In questa situazione, inimmaginabile fino a poche settimane fa, il nostro disorientamento si carica di notizie, fatti e dati che, per aggiungere ulteriori elementi di novità ad un quadro già complesso, tornano a farci vivere la relazione con la malattia e con la morte da una prospettiva sempre più attuale e ravvicinata, presentandosi come scenari effettivamente possibili e non più solo come semplici fatti di cronaca.
Chiedere a noi stessi di non provare alcuno stato di angoscia in questa fase è come chiedere ad un’auto in corsa, a cui venga improvvisamente tirato il freno a mano, di non sbandare. Mantenersi alla guida, consapevoli di ogni nuovo movimento è la sfida che questa crisi ci lancia. Crisi che, come ci indica l’etimologia del termine stesso, chiede ad ognuno di noi di mettere in atto un cambiamento, indispensabile a far fronte ad una situazione in cui risulta sempre più difficile trovare occupazioni di qualsiasi tipo per sfuggire al possibile incontro con se stessi.
Questo blog nasce quindi come strumento volto a mantenere vivo il tempo durante questo presente, proponendo una serie di attività e spunti di riflessione e di pensiero tratti dalla tradizione filosofica, capaci di agevolare lo sguardo introspettivo e la crescita personale, in modo da consentire ad ognuno di noi di fare tesoro di questa occasione storica per trovare una nuova andatura capace di segnare quel cambio di passo necessario a proseguire il cammino.